Il locale, dotato di due piani, è stato attrezzato nel seguente modo: la realizzazione dell’impianto è stata progettata prevedendo la parte meccanica delle presse al piano superiore e la parte gestionale, con quadri di comando, vaschette raccogli mosto, sistemi di controllo mosto, ecc. nel piano sottostante. L’accesso ai vari punti di carico uve nelle presse è stato effettuato realizzando un soppalco interamente in acciaio inox in grado di sopportare il peso di muletti e mezzi d’opera necessari. Le macchine da noi fornite sono del tipo Franciacorta cioè sono realizzate espressamente per la lavorazione delle uve caricate a mano. Il serbatoio da 12 ton. di capacità, con tre porte a scorrimento radiale, permette il caricamento di uve intere senza necessità di far ruotare la pressa quindi riducendo la creazione di fecce e sostanze sospese; il programma di lavoro realizzato in base alle direttive in uso presso la zona Champagne, permette l’estrazione di mosti evitando quanto più possibile rimescolamenti delle uve offrendo quindi la possibilità di estrarre un mosto in cui non è necessaria o lo è in minima parte l’inoculazione di lieviti o quant’altro favorisca la fermentazione; un sistema di raccolta mosto con dei sensori che ne misurano la quantità provvede inoltre a selezionare il tragitto ed a informare l’operatore sullo stato della pressatura. Per non impedire il corretto svolgimento delle operazioni all’interno della cantina il sistema di scarico vinacce esaurite è stato fissato ai telai delle presse, quindi tutti i componenti l’impianto, dalle macchine agli accessori, risultano sospesi ad un’altezza tale da permettere il passaggio anche con mezzi d’opera.